Immersioni
Narra la leggenda che quando la Venere del Tirreno nacque dalla spuma delle onde del mare, la collana di perle che indossava si ruppe e da quest’ultime nacquero le isole dell’Arcipelago Toscano. L’Isola d’Elba, la più grande delle sette Isole maggiori, ha 147 km di coste ed è la terza isola italiana per estensione. Proprio per la varietà di coste e di fondali l’isola racchiude in se un immenso patrimonio naturalistico e una grande diversità biologica.
Le Nostre Immersioni
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Parete e Secca
Profondità max – 60 metri
Difficoltà – Difficile
Corrente – Elevata
Una delle immersioni più belle di questa zona per i subacquei esperti : scendiamo velocemente lungo un fondale sabbioso verso est per arrivare a 18 metri dove inizia la parete che sprofonda in verticale fino a 40 metri : percorso il primo tratto intravediamo una spaccatura la cui volta è ricoperta di Gorgonie Rosse e Spugne Gialle ma di fronte a noi esattamente davanti alla punta della parete a 45 metri si scorge un’altra secca con il cappello a 52 metri e la base a 60 completamente ricoperta di rare Astrospartus Mediteraneum (Stella Gorgone). Uno scenario affascinante che risalendo non sarà da meno per i numerosi incontri di Dentici stanziali in caccia .
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Massi
Profondità max – 50 metri
Difficoltà – Semplice
Corrente – Possibile
Immersione adatta a tutti e caratterizzata dalla presenza abbondante di pesce e di colonie di Gorgonie Rosse.
A 30 minuti di barca da Porto Azzurro direzione sud-est ormeggiamo dentro la baia di Capo Calvo punto strategico poiché protetto dal vento di scirocco (predominante nel golfo), e quindi raggiungibile anche con forti mareggiate. Ormeggiamo all’interno della baia su un fondale di 9mt. circa, scendiamo su di una massicciata che percorreremo per un tratto, per poi dirigerci verso nord-est per andare a visitare la parte più bella e suggestiva di questa immersione. Percorrendo un fondale sabbioso con una veloce navigazione raggiungiamo i primi massi attorno ai 25mt. , si iniziano così ad intravedere i primi rametti di Gorgonie Gialle (Eunicella Cavolini), e a pochi metri ancora apparirà una vastissima colonia di Gorgonie Rosse (Paramiricea Clavata).
La prateria di Gorgonie Rosse e’ talmente vasta che la libertà d’azione e’ molta, potendo decidere di spingerci fino a 45mt. dove le Gorgonie sono più grandi e quasi sempre aperte, oppure proseguire sulla batimetrica dei 35mt. fino alla fine delle stesse per poi risalire. A 41 mt. incontreremo un altro ramo di Gerardia Savaglia (falso Corallo Nero) questa volta immerso nelle gorgonie rosse, imperdibile per i fotografi!
La risalita ci condurrà ad incontrare due piccole paretine ricoperte di Parazoantus Axinelle, qualche piccola Cernia e molto spesso un grosso branco di Barracuda. Saliamo fino a 15mt. ove incontriamo una massicciata tenendo quest’ultima a sinistra torniamo indietro navigando in direzione nord fino a raggiungere la prima massicciata che ci riporterà fedele all’ancora quest’ultimo tratto di navigazione molto spesso e’contro corrente quindi dovremo tener presente già dall’andata dell’intensità della stessa.
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Sassi – Secca
Profondità max – 60 metri
Difficoltà – Difficile
Corrente – Elevata
E’ una immersione per sub esperti. Si ormeggia su una massicciata a 15mt. si scende in direzione nord-est e i primi 30mt. abbiamo una scarpata di massi che non presentano vita. Di fatti questi massi non hanno incrostazioni ma sono puliti.
Raggiunto quasi il fondo si intravede una grossa secca che sprofonda gradualmente allargandosi da nord a sud. Questa e’ sicuramente una delle colonie piu’ vaste di Gorgonie Rosse (Paramuricea Clavata), con profondità molto elevate siamo di fatti a 50mt. e ancora non vediamo la fine, sopra il cappello un banco di Barracuda che danza maestoso … E’ ora di risalire.
Scheda tecnica :
Tipo di fondale – Parete
Profondità max – 38 metri
Difficoltà – Facile
Corrente – Leggera
E’ uno dei siti d’immersione più famoso dell’isola, adatto a tutti i livelli di abilità subacquea e imperdibile per i fotografi, grazie alla straordinaria biodiversità presente.
Il nome deriva da due pinnacoli di roccia che dominano una parete verticale che termina a circa 38 metri .
Questa immersione merita una navigazione lenta per permetterci l’esplorazione di tutte le cavità, spaccature presenti. Scendendo rapidamente arriviamo alla base della parete e di fronte a noi vediamo staccati alcuni massi ricoperti di Gorgonie Rosse (Paramiricea Clavata) e gialle (Eunicelle) qui potremo scorgere GRONGHI giganti.
Rientriamo in parete per raggiungere una grossa volta ricoperta completamente da spugne giallo limone all’interno della quale vi e’ una piccola grotta con i gamberetti Parapandolo e una grossa Musdea.
Usciti iniziamo a risalire percorrendo a destra tutta la nostra parete a ritroso, suggestive le bolle che fuoriescono dalle rocce al nostro passaggio. La parete terminale dell’immersione presenta una colonia di Margherite di Mare ( Parazoantus Axinelle ) unica. A questo punto siamo ormai sotto la barca, la massicciata è invasa da piccole Cernie e aria permettendo potremo divertirci ancora ad ammirare dai picchi verso il blu i predatori che cacciano come Dentici , Ricciole e Barracuda.
Tipo di fondale – Parete
Profondità max- 50 metri
Corrente – Bassa
Lasciato lo scoglio punteremo nuovamente la parete per continuare la nostra esplorazione, mantenendola sempre a destra si presenta ancora una prateria di Gorgonie Rosse, qua e la piccole Gronghi e Musdee. E’ ora di iniziare a risalire e lungo la parete osserviamo le Margherite di mare (Parazoantus Axinelle), ed esemplari di Pinne Nobilis (specie protetta). Siamo quasi alla barca e sopra un letto di Poseidonia in condizioni di corrente potremo notare guardando nel blu qualche Dentice o Barracuda ma girando lo sguardo all’interno dietro i massi spuntano curiose anche le amiche Cernie.
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Parete e Secca
Profondità max – 60 metri
Difficoltà – Facile
Corrente – Elevata
Immersione adatta a tutti per la presenza di due principali secche e ad un fondale roccioso sotto costa.
A quaranta minuti di barca direzione sud si arriva a Punta Galera. Si ormeggia ala boa che si trova sopra la secca che parte dalla costa ed esce per circa 100mt. a sud-est. Scendendo la lasciamo alle nostre spalle per fare un’ attraversamento nel blu direzione est per raggiungerne un’altra secca a 19mt. Qui su questa terrazza spesso si fermano grossi Dentici e Barracuda. Scapolata la secca troviamo una spaccatura a 27mt. molto suggestiva ricoperta di Gorgonia Gialla e Gorgonia Rossa, abitata da Cernie, Musdee e Gronghi. A questo punto proseguiamo a sud sulla batimetrica dei 35mt. per proseguire sulle Gorgonie. Sarà importante valutare l’intensità di corrente poiché in questo sito spesso e’ molto forte.
Il rientro sarà obbligatoriamente al contrario per visitare la prima secca ricca di tane di Cernie, Saraghi Fasciati e pareti ricche di Parazoantus Axinelle.
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Relitto
Profondità max – 14 metri
Difficoltà – Facile
Corrente – Assente
Immersione che si presta ottimamente a subacquei principianti.
Un po’ di storia…Nello stesso giorno del disastro di Ustica, il 27 giugno 1980, ammarava di fronte a punta Ripalti, Isola d’Elba, questo piccolo aereo da turismo della compagnia Transavio che partito da Napoli procedeva con destinazione La Spezia. Il piccolo Islander veniva poi trascinato dalle reti dei pescherecci fino all’ attuale posizione.
A venti minuti da Porto Azzurro direzione sud-est si trova questo piccolo relitto su un fondale di Poseidonia a 14mt. E’ interessante per coloro che sono alle prime armi o per i fotografi ma per i sub esperti e’ un immersione di ripiego. È altresì vero che questa immersione vi allenerà per l’orientamento e ciò potrà essere molto formativo. Ormeggiamo su un fondale ricco di Poseidonia dando fondo all’ancora a 9mt.
Una volta scesi dovremo controllare attentamente la profondità della nostra ancora ed immaginarci il nostro percorso. Per rendere interessante il tutto scendiamo tenendo la costa a destra fino a 25mt. per raggiungere un grosso masso e poi fino a 30mt. navigando sopra massi grossi e piccoli dove si concentra un po’ di vita a questo punto arrivati alla fine incontreremo alcuni rottami dell’aereo, e’ questo il momento di girare verso nord per risalire a 45° per incontrare il nostro Aereo a 14mt. ed esplorarlo.
A questo punto iniziamo il rientro parete a sinistra degradando fino a 9mt. per poi iniziare la ricerca della nostra ancora.
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Parete e Scogli
Profondità max – 50 metri
Difficoltà – Facile
Corrente – Possibile
Immersione adatta a tutti per la presenza sotto costa di enormi massi e per la presenza di una secca che inizia dai 13 mt. e raggiunge i 45 mt.
A 45 min. di barca da Porto Azzurro siamo sulla punta piu’ a sud dell’Isola d’Elba. Si ormeggia su basso fondale 9mt. scendendo il fondale ci appare piacevole per grandi quantità di massi dove trovano riparo piccole e medie Cernie. Puntando a sud-est raggiungiamo la secca che inizia a 13mt. per circa 150mt. sprofonda fino a 45mt. A questo punto puntiamo a nord-est per visitare la seconda secca che e’ parallela alla prima ma piu’ corta. Qui navigando nel blu ci si può imbattere in branchi di Barracuda e Dentici.
Risalendo costeggiando la parete sulla sinistra andremo a ritrovarci sulla parte superiore della secca e ancora un breve giro per qualche avvistamento sarà possibile soprattutto di Mola Mola nel periodo d’inizio estate. A questo punto intorno ai 20mt. andiamo a risalire di quota per terminare l’immersione con la sosta di sicurezza sotto la barca.
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Scogli
Profondità max – 45 metri
Difficoltà – Difficile
Corrente – Possibile
Questa immersione e’ per esperti poiché parte da 25mt.
Ormeggiamo al gavitello scendiamo a 9mt. su di un grosso scoglio che sarà il nostro punto di partenza e arrivo dell’immersione. Scendiamo in direzione est per scendere lungo la secca ove potremo scorgere grosse Cernie e Pinne Nobilis enormi (specie protette). Arrivati vicini al fondo ispezioneremo una grossa tana a circa 38 mt. dove dovremo stare attenti al fondale poiché molto fangoso. Proseguendo sulla batimetica dei 40 mt. e mantenendo a destra la costa incontreremo tanti massi dove si potranno scorgere numerose tane abitate da gronghi e murene.
Arrivati alla fine dei massi invertiremo la rotta e gradatamente risaliremo di quota per tornare in prossimità dello scoglio da cui siamo partiti e trovarci sotto alla barca.
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Cigliata – Parete
Profondità max – 60 metri
Difficoltà – Facile
Corrente – Possibile
Immersione adatta a tutti e realizzabile a tutte le profondità da 0 a 45 mt.
A 50 min. di barca dopo Punta Ripalti si trova un grosso scoglio affiorante denominato Scoglio Remaiolo.
Decidiamo di ormeggiare sul versante sud su un fondale di 12mt. in prossimità della cigliata che si rivolge verso il mare aperto in direzione sud-est e si protrae dallo scoglio per più di 150mt. L’impatto scenografico è da subito molto affascinante e mano mano che si prosegue nella discesa diventa più intenso, infatti è incredibilmente suggestivo “cavalcare” questa cresta come quella di una montagna che sprofonda nel blu. Da entrambi i lati della cresta si formano due pareti, una che scende quasi verticale a Sud/Est verso il mare aperto, ricoperta di Parazoanthus, Poriferi di diversi colore e Gorgonie Gialle, la l’altra rivolta a Sud Ovest scende più gradualmente ed è ricoperta da Gorgonie Rosse.
Le possibilità a questo punto sono svariate e dettate soprattutto dalle condizioni di visibilità, corrente e presenza di pesce pelagico come Dentici, Barracuda e Ricciole su tutti. Infatti si può decidere di scendere lungo una parete o l’altra, ma probabilmente la scelta migliore è quella di proseguire seguendo la cresta che termina intorno ai 40 mt. per trovare proprio di fronte alla punta una spettacolare secca ricoperta di Gorgonie Rosse dove si possono ammirare numerose uova di Gattuccio e incontrare Aragoste e Astici.
Per i meno esperti il giro dello scoglio permette di rimanere ad una profondità non superiore ai 20 mt. ed offre la possibilità di curiosare tra le varie spaccature dove si nascondono Cernie, Gronghi, Murene, senza rinunciare ai fantastici colori delle incrostazioni che ricoprono anche questa parte di scoglio.
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Franata – Parete
Profondità max – 40 metri
Difficoltà – Facile
Corrente – Possibile
Ancoriamo su un fondale roccioso di 8 metri e cominciamo a scendere subito a 40 metri : Gorgonie gialle e spugne fanno spazio ai ventagli di Gorgonie rosse che nascondono numerose aragoste , questo lo scenario per i nostri occhi … qualche minuto prima di uscire dalla curva di sicurezza iniziamo la risalita e ripercorriamo a ritroso la nostra parete, arrivando alla profondità di 12 metri vediamo un profondo canyon le cui pareti sono caratterizzate da estese e rigogliose colonie di Parazoanthus axinellae : un’incantevole spettacolo ! Qui diamo spazio ai foto e video per catturare splendide immagini!
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Scogli
Profondità max – 45 metri
Difficoltà – Facile
Corrente – Possibile
Un gruppo di scogli affioranti poche centinaia di metri a largo di Capo stella , danno il nome a questa immersione : ancoriamo a 10/15 metri di profondità e cominciamo a scendere lungo la cima : alcuni massi ci indicano l’inizio di una parete che va da 15 a 45 metri : enormi Gorgonie Rosse avvolte da gruppi di Anthias anthias , un occhio nel blu ed ecco passare Dentici e Ricciole , numerose cavità in parete nascondono qualche aragosta ma ecco che a circa 35 metri scorgiamo quello che è la particolarità di questa immersione : rami di Corallo Rosso ornati di bianchi polipi completamente estroflessi .
Risaliamo per completare il giro dello scoglio e ritorniamo verso la barca concludendo la nostra immersione.
Scheda tecnica :
Tipo di fondale – massi , parete
Profondità max – 45 m
Difficoltà – tre tipi di itinerari da facile a difficile
Corrente – media
Unica Riserva Biologica all’Elba istituita nel 1971 ha permesso allo Scoglietto di Portoferraio di diventare un acquario naturale ed uno dei punti d’immersione più noti dell’isola .
Ci sono tre tipi di itinerari da poter scegliere a seconda del grado di difficoltà :
– La franata delle Cernie : da un pianoro di roccia popolato dalla Posidonia si scende lungo una franata di massi ad una max profondità di 18 metri , è qua che vivono le numerose giganti Cernie , mansuete si fanno avvicinare ed in tutta armonia sono circondate da branchi di grossi Dentici . In stagione si possono incontrare Barracuda , Aquile di Mare e Pesci Luna .
– I Grottoni : dalla parete si effettua una breve navigazione verso il mare aperto , raggiunti i 30 metri troviamo 3 grotte penetrabili solo per un breve tratto , Spugne Gialle , Aragoste e Astici fanno da cornice .
Durante il rientro facile incontrare branchi di Barracuda e Dentici
– La Statua del Cristo : nella parte più esterna dello Scoglietto alla profondità di 40 metri giace una scultura raffigurante il Cristo , dietro di essa una bella parete ricoperta dai classici colori delle Spugne .
Scheda tecnica :
Tipo di fondale – parete
Profondità max – 30 m
Difficoltà – facile
Corrente – possibile
La classica immersione dedicata a tutti , da effettuare a diverse profondità.
A poca distanza dall’omonimo Capo inizia l’immersione , una piccola secca con la sommità a 18 metri e la base a 30 metri : lo scoglio è ricoperto dalle Gorgonie gialle e da piccole spaccature che ospitano mustelle , corvine , murene ed anche qualche piccola aragosta.
Una volta giunti alla base dello scoglio lo esploriamo girandogli intorno durante la risalita e ad ogni cambiamento di quota potremo osservare le spaccature con il loro habitat , sempre un occhio nel blu per il possibile passo di pesce pelagico … i colori delle Gorgonie e del Parazoanthus donano a questa immersione un paesaggio estremamente suggestivo , un ambiente naturalistico adatto sicuramente agli appasionati di foto e video.
Scheda tecnica :
Tipo fondale – Secca
Profondità max – 45 metri
Difficoltà – Facile
Corrente – Possibile
Una delle più belle immersioni che chiude il lato occidentale del Golfo di Lacona .
Il cappello della secca sale fino alla profondità di 3 metri: ci buttiamo in acqua e scendiamo subito in verticale a 40 metri ed in ogni cavità incontriamo splendidi rametti di Corallo Rosso che crescono fitti , queste colonie con i loro polipi bianchi quasi sempre completamente estroflessi, sono uno spettacolo affascinante ma purtroppo inconsueto.
Iniziamo la risalita , la parete si fa meno ripida e ci imbattiamo in un pianoro ricco di Gorgonie Eunicella , un occhio nel blu ad ammirare il volteggio di banchi di Barracuda e qualche dentice di grossa taglia. Continuiamo la risalita percorrendo il giro completo intorno al pinnacolo della secca , per ritrovare la nostra ancora ci spostiamo sul cappello facendo la sosta di sicurezza in compagnia di castagnole occhiate e saraghi.
Isola di Pianosa
Pianosa, per gli antichi ” Planasia” , è tra le isole dell’Arcipelago Toscano la più vicina all’Isola d’Elba e fa parte del Comune di Campo nell’Elba : caratterizzata da un territorio quasi totalmente pianeggiante , da qui il soprannome di “Isola Piatta”, é conosciuta per anni come sede di carcere di massima sicurezza.
Con la chiusura del carcere, Pianosa viene inserita nella tutela patrimoniale dell’ Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: oltre un secolo e mezzo di tutela integrale fa sì che l’ecosistema sia completamente incontaminato , un mare cristallino ricco di vita acquatica, affascinante ed emozionante !
Tutto Intorno la navigazione e la pesca sono interdette per un miglio nautico e proprio per non alterare questo spettacolo subacqueo , le immersioni all’interno della zona biologica sono limitate e regolamentate dalle direttive dettate dal PNAT e solo i diving accreditati come noi possono accedervi: da Marzo a Novembre le immersioni sono permesse solo in alcuni giorni della settimana ed a orari precisi.
Le immersioni all’interno della zona di tutela biologica sono sulle Boe SP 2, SP 3, SP 4, SP 5, SP 6 e SP 7 : per rendere esclusivi i vostri tuffi abbiamo deciso di chiudere ad un massimo di 9 subacquei esperti per escursione (brevetto minimo consentito 30 metri), poco più un’ora di navigazione con il nostro gommone “Drake” e saremo lì a tuffarci in un mare di emozioni!
Calendario annuale 2024 fruizione subacquea:
Dal 1 aprile al 23 giugno e dal 6 settembre al 1 dicembre nei giorni di: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica. Dal 24 giugno al 5 settembre nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato.
Le immersioni a Pianosa sono il fiore all’occhiello del Parco dell’Arcipelago Toscano!
Orari
Ogni giorno il nostro diving organizza più uscite di immersioni.
MATTINO
– Partenza ore 8.30 Doppia immersione al mattino
POMERIGGIO
– Partenza ore 15.30 (alcuni giorni a settimana a seconda della richiesta)
NOTTURNA
– Partenza ore 20.00 Notturna
SERA
– Partenza ore 20.00
Tutti gli orari possono subire variazioni a secondo delle vostre esigenze o dell’organizzazione logistica della giornata soprattutto in alta stagione.